Sir William Howe comandante in capo dell’esercito britannico
Sir William Howe, il comandante in capo dell’esercito britannico durante gran parte della guerra di indipendenza americana, è stato uno dei comandanti più importanti della guerra. Ha guidato l’esercito britannico in numerose battaglie durante la guerra, ed è stato coinvolto in molte delle principali campagne militari che si sono svolte sul territorio americano.
La prima grande battaglia di Howe nella guerra di indipendenza americana fu la battaglia di Bunker Hill, combattuta il 17 giugno 1775. In questa battaglia, le truppe americane guidate dal generale Israel Putnam e dal colonnello William Prescott occuparono una posizione fortificata su una collina a Charlestown, vicino a Boston. L’esercito britannico, guidato dal generale Howe, attaccò la posizione americana e alla fine riuscì a conquistarla, ma subì pesanti perdite.
Successivamente, Howe guidò le truppe britanniche nella campagna di New York nel 1776. In questa campagna, l’esercito britannico sconfisse le truppe americane guidate dal generale George Washington nella battaglia di Long Island. La vittoria britannica consentì loro di catturare New York City, che divenne la loro base principale nella regione.
Dopo la campagna di New York, Howe guidò le truppe britanniche in Pennsylvania, dove combatté nella battaglia di Brandywine nel settembre del 1777. In questa battaglia, l’esercito britannico sconfisse l’esercito americano guidato dal generale Washington e catturò Filadelfia, la capitale degli Stati Uniti.
Tuttavia, l’esercito britannico subì una sconfitta nella battaglia di Saratoga nell’ottobre 1777, che rappresentò un punto di svolta nella guerra di indipendenza americana. La sconfitta britannica portò alla resa del generale John Burgoyne e della sua intera armata, e convinse la Francia ad entrare in guerra a fianco degli Stati Uniti.
Dopo la sconfitta a Saratoga, Howe fu sostituito come comandante in capo dell’esercito britannico dal generale Sir Henry Clinton. Tuttavia, Howe continuò a combattere nella guerra e guidò le truppe britanniche nella campagna di Filadelfia nel 1778. Durante questa campagna, l’esercito britannico tentò di prendere il controllo della regione della Delaware, ma alla fine fallì.
Howe continuò a combattere nella guerra, guidando le truppe britanniche nella campagna di Monmouth nel 1778. In questa battaglia, l’esercito britannico subì una sconfitta contro l’esercito americano guidato dal generale Washington.
La campagna di Monmouth fu l’ultima grande battaglia in cui Howe fu coinvolto durante la guerra di indipendenza americana. Nel 1780, Howe lasciò l’America per tornare in Inghilterra.
Durante la sua carriera nella guerra di indipendenza americana, Howe dimostrò di essere un abile comandante militare. Tuttavia, la sua tattica di “guerra convenzionale” basata sulla superiorità numerica e sulla forza delle sue truppe non fu sufficiente per sconfiggere l’esercito americano. Howe tendeva a evitare le battaglie decisive e adottava una strategia più cauta, preferendo concentrarsi sulla conquista delle città e dei porti.
Ciò portò spesso a perdite significative di truppe britanniche in battaglie come quella di Bunker Hill e di Saratoga. Inoltre, la sua strategia di conquistare le città portò a una notevole dispersione delle forze britanniche, rendendole vulnerabili ad attacchi improvvisi da parte dell’esercito americano.
Inoltre, Howe aveva spesso divergenze con i suoi superiori a Londra riguardo alla strategia militare da adottare. In particolare, aveva proposto di adottare una politica di compromesso e di concedere alcune libertà agli americani, una proposta che fu respinta dal governo britannico.
In generale, quindi, nonostante il suo talento come comandante militare, Howe non riuscì a ottenere una vittoria decisiva sulla ribellione americana e alla fine la Gran Bretagna dovette accettare la sconfitta e riconoscere l’indipendenza degli Stati Uniti.
In conclusione, Sir William Howe fu uno dei comandanti britannici più importanti della guerra di indipendenza americana, che combatté in numerose battaglie e campagne militari. Tuttavia, la sua strategia di guerra convenzionale e la sua preferenza per la conquista delle città lo resero vulnerabile agli attacchi dell’esercito americano e alla fine non riuscì a ottenere una vittoria decisiva sulla ribellione americana.
I commenti sono chiusi