Gli Oasis e i fratelli Gallagher
La storia degli Oasis, gruppo iconico degli anni ‘90 e del primo decennio del nuovo millennio, coincide con quella dei fratelli Noel e Liam Gallagher.
Figli di immigrati irlandesi, nascono rispettivamente nel 1967 e nel 1972 a Manchester: la loro infanzia è piuttosto burrascosa segnata dalla presenza di un padre dispotico e violento.
La città, tuttavia, è molto attiva e viva musicalmente così Noel inizia a lavorare come tecnico al seguito di uno dei gruppi del momento, gli Inspiral Carpets.
Nel frattempo, all’inizio degli anni ‘90, Liam, insieme ad alcuni compagni di scuola, forma una band – The Rain – nella quale Noel, con lungimiranza, vede del potenziale e decide di entrare come vocalist previo accordo di gestione esclusiva: impone, quindi, di cambiare nome al gruppo prendendo spunto proprio da un poster degli Inspiral Carpets (Oasis Leisure Centre in Swindon) e propone alcuni suoi pezzi scritti durante l’esperienza musicale con i Carpets stessi.
Grazie ad un incontro fortuito con il discografico Alan MCGee, nel 1994 firmano il primo contratto.
La loro musica è interessante, semplice, orecchiabile che affonda, tuttavia, le radici nel New Wave e nel Synth Pop del decennio precedente.
La provenienza dalla periferia operaia combinata con grande efficacia estetica fa il resto: è puro Britpop!
Nel giro di appena cinque mesi la band centra ben tre singoli: Supersonic, Shakermaker e Live Forever. L’attesissimo primo album – Definitely Maybe (1994) è, quindi, un successo annunciato: venderà 7 milioni di copie.
La loro apparente semplicità da classe operaia, il loro lessico immediato e poco ricercato nascondono, in realtà un grande talento compositivo che fa breccia negli adolescenti dell’epoca in cerca di nuovi riferimenti culturali.
Il successivo singolo natalizio Whatever (Half The World Away – b-side) ottiene un riscontro superiore a qualsiasi aspettativa. Noel continua a scrivere con capacità e facilità regalando al pubblico brani indimenticabili che scaleranno le classifiche di tutto il mondo.
Nel 1995 arriva (What’s The Story) Morning Glory con le due “perle” Don’t Look Back in Anger e Wonderwall.
Be Here Know del 1997 è forse l’ultimo album degno di nota: i due fratelli non vanno d’accordo e la band regge solo grazie a logiche di interesse e opportunità. Decidono, quindi, di prendersi una pausa che durerà tre anni.
La casa discografica, nel frattempo, farà uscire una raccolta di b-sides The Masterplan che si rivelerà un progetto riuscitissimo.
Ritroviamo gli Oasis nel 2000 con l’album Standing On The Shoulders Of Giants.
Nonostante sia il lavoro peggiore della loro carriera, il tour che seguì fu un successo strepitoso documentato dall’album live Familiar To Millions.
Heathen Chemistry del 2002 segna l’ingresso di Liam come autore accanto al fratello per arrivare al 2005 con Don’t Believe The Truth, accolto come autentica rinascita della band.
Del 2006 la nuova raccolta “tappabuchi” imposta dalla casa discografica: Stop The Clocks.
Il disco del 2008, Dig Out Your Soul, segna un ritorno al passato: è un lavoro solido costruito in modo molto ragionato. Sono evidenti maggiore maturità e gusto negli arrangiamenti.
Questo grazie anche ad un lavoro di squadra poiché Noel da solo non poteva più reggere la stesura di interi album.
Nell’agosto 2009, in pieno tour, a sole tre date dalla fine il rapporto tra i fratelli si spezza definitivamente: Noel annuncia l’abbandono della band con effetto immediato cancellando i concerti di Parigi, Konstanz e Milano.
E’ interessante analizzare come questi ragazzi provenienti dalla periferia di una città industriale siano riusciti a conquistare un posto indelebile nella musica pop mondiale; in realtà sono sempre rimasti autentici e fedeli a loro stessi, un modello molto vicino alle giovani generazioni dell’epoca, riuscendo decisamente a lasciare il segno.
Noel e Liam continuano tutt’ora la loro carriera separatamente.
Liam nel 2010 fonda dapprima una nuova band, i Beady Eye, mentre nel 2016 inizia a cimentarsi come solista con grande successo.
Anche Noel continua con i Noel Gallagher’s High Flying Birds collaborando, in qualità di autore e produttore, con altri artisti tra cui Paul Weller, The Who, Coldplay.
by Luisa Volpicelli
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