Le London Blue Plaques: dove hanno vissuto i grandi personaggi a Londra
Mozart, Dickens, Keats e Churchill. E ancora: Freud, Darwin, Handel, Oscar Wilde, Samuel Pepys, James Barrie, e Samuel Johnson passando da Napoleone III, Gandhi, Alfred Hitchcock, Charlie Chaplin, e Jimi Hendrix.
No, non si tratta di un moderno Olimpo dei grandi, ma delle London Blue Plaques.
Chi conosce Londra forse avrà capito di che cosa stiamo parlando: delle targhe rotonde di ceramica blu che occhieggiano discrete dai muri delle case e dei palazzi della Capitale e che ci raccontano dei grandi personaggi inglesi e stranieri che in quei luoghi hanno vissuto, dormito, o anche solamente mangiato.
E devo dire che tra tutte le cose che fanno tanto “Londra” come le cassette della posta fatte a pilastro per esempio, o le cabine rosse del telefono (almeno quelle lasciate in situ per la gioia dei turisti), i caratteristici taxi neri e gli inconfondibili autobus a due piani, le Blue Plaques sono le mie preferite.
E a quanto pare, visto il duraturo successo del progetto, non solo le mie…
Istituito dalla Royal Society of Arts nel 1867, quello delle London Blue Plaques è il più antico programma di targhe commemorative esistente al mondo.
Solo a Londra se ne contano circa 880: una sorta di Hollywood Walk of Fame in miniatura, solo molto più vario e certamente molto più prestigioso.
L’idea di erigere “lapidi commemorative” – com’erano chiamate le targhe blu all’inizio- fu proposta nel 1863 dal deputato liberale William Ewart, il quale era convinto che i suoi connazionali avrebbero apprezzato un’indicazione dei luoghi in cui avevano abitato i personaggi che avevano contribuito alla storia del loro Paese e onorato la loro città. E aveva ragione. La sua idea ebbe infatti un impatto immediato sulla fantasia popolare e su quella di Henry Cole (il primo direttore di quello che è adesso il Victoria and Albert Museum) che, compresa immediatamente la potenzialità socioeducativa del progetto, vi aderì con entusiasmo, suggerendo per la sua realizzazione la Royal Society of Arts.
Ma sotto il patrocinio della Royal Society of Arts (RSA) la dedica delle targhe commemorative fu un processo lungo e complesso e nei suoi trentaquattro anni di vita la Società ne eresse solo 35.
Di queste prime targhe, realizzate dal 1867 dalla ditta Minton, Hollins & Co in ceramica a encausto e riconoscibili dal loro bordo decorato con la scritta ‘Society of Arts’, oggi ne restano meno della metà, decimate dallo sviluppo edilizio, dalle demolizioni indiscriminate e dalle bombe della Seconda Guerra Mondiale.
Fra le sopravvissute vi sono quelle dedicate all’Imperatore Napoleone III in King Street, vicino a Covent Garden e a John Keats, in Keats Grove, Hampstead.
Sotto la tutela del London County Council (LCC), subentrato alla RSA nel 1901, il processo di selezione si velocizzò e nei 64 anni in cui l’istituzione fu responsabile della gestione dello schema, furono erette più di 250 targhe.
È di questo periodo la decisione di utilizzare il blu invece del marrone delle prime in quanto più visibile sugli gli edifici di mattoni di Londra, così come quella di utilizzare la ceramica smaltata Doulton (più economica) invece della
tecnica a encausto utilizzata in precedenza da Minton.
Il Consiglio decise anche di modificare il disegno primitivo delle targhe aggiungendo al bordo
una corona d’alloro vagamente ispirata alle ceramiche dei della Robbia.
Ma l’iconica targa blu racchiusa dal caratteristico bordo bianco che vediamo oggi la si deve alla creatività di uno sconosciuto studente della Scuola Centrale di Arti e Mestieri del London County Council, che nel 1938 decise di
eliminare tutti gli elementi decorativi utilizzati in precedenza (mantenendo tuttavia il colore blu) per poter utilizzare caratteri più grandi che facilitassero la lettura del nome a distanza.
Con l’abolizione del London County Council nel 1965, la gestione dello schema delle Blue Plaques fu affidato al Greater London Council (GLC).
Al contrario dell’istituzione che lo aveva preceduto, limitata quasi esclusivamente ai quartieri centrali di Londra, il GLC era responsabile di un’area geografica molto più ampia.
L’estensione del programma a territori dapprima “inesplorati” della cintura urbana londinese come Richmond,
Croydon e Bexeheath, permise una scelta più ampia di possibili candidati da commemorare (qualcuno all’interno del Consiglio pare avesse una particolare predilezione per le star del varietà visto che almeno ad una mezza dozzina di
loro fu dedicata una targa…) e nei suoi vent’anni di vita il GLC ha dedicato circa 262 targhe.
Oggigiorno, sono trascorsi centocinquant’anni, ma il progetto di William Ewart e di Henry Cole gode ancora di ottima salute e dal 1986 è stato affidato alle mani capaci dell’English Heritage.
Da allora sono state dedicate oltre 360 targhe – una media di 9-10 all’anno, anche se lo schema ha purtroppo subito una battuta d’arresto nel 2013 a causa dei tagli ai finanziamenti pubblici.
Sebbene il più antico e prestigioso, quello delle London Blue Plaques non è tuttavia l’unico schema di questo tipo esistente a Londra: ci sono anche quello delle placche verdi del Westmister City Council (lanciato nel 1991), e
quello della Corporation of the City of London, che commemora non persone, ma antichi edifici oramai perduti.
Tra i nostri grandi connazionali onorati da una targa blu troviamo il pittore Antonio Canal detto Canaletto al 41 di Beak Street in Soho, il poeta Ugo Foscolo al 19 Edwardes Square in Kensington, il patriota Giuseppe Mazzini
al 183 North Gower Street, Bloomsbury, il romanziere Italo Svevo al 67
Charlton Church Lane, a Greenwich e lo scienziato/inventore Guglielmo Marconi al 71 Hereford Road, Bayswater.
E allora che cosa aspettate a creare il vostro itinerario per esplorare le strade di Londra sulle tracce dei vostri beniamini del passato?
Basta andare sul sito dell’English Heritage dove trovate il link per cercare le Blue Plaques.
E buon divertimento! (by Paola Cacciari).
Le Blue Plaque da non perdere a Londra
Probabilmente Londra è la città al mondo con il maggior numero di indirizzi prestigiosi.
È bello girare per la città alla ricerca delle Blue Plaques, le targhe blu apposte nelle abitazione dei londinesi famosi che qui ci hanno vissuto o a Londra sono nati.
Basta pensare al mondo della letteratura inglese con i vari Oscar Wilde, Shakespeare, George Orwell, Virginia Woolf, Kipling, J. Austen, oppure a scienziati e filosofi come Darwin, Newton, Marx, Russel, o ancora personaggi
come Harry Potter, Sherlock Holmes, Arthur Conan Doyle per esempio lo troviamo al numero 2 di Upper Wimpole
Street e a 12 Tennison Road, South Norwood; Agatha Christie al 58 di Sheffield Terrace.
Andando al mercato di Portobello, non potete non notare la targa blu che indica l’abitazione di George Orwell, al n° 22 di Portobello Road.
Daniel Defoe lo troviamo in 95 Stoke Newington Church Street, Stoke Newington; George Eliot in 31 Wimbledon Park Road, Wimbledon; Henry Fielding in Milbourne House, Barnes Green, Barnes,
Se invece state andando da Trafalgar Square alla stazione di Embakment, magari per attraversare il ponte che vi porta nella zona alla moda di Southbank, al numero 43 di Villiers Street, trovate la targa blu che indica
l’abitazione di Rudyard Kipling.
Da bambini siete rimasti colpiti da Peter Pan? Allora dovete fare un salto a Hyde Park dove troverete immersa nel verde la statua di Peter Pan. Poche centinaia di metri fuori dal parco, poi, al numero 100 di Bayswater Road ,
trovate la Blue Plaque che indica l’ abitazione in cui ha vissuto James Matthew Barrie, il creatore di Peter Pan.
Jan Fleming, creatore di J. Bond, l’agente 007 più famoso del mondo, viveva al 27 di Green Street.
Siete amanti di Oscar Wilde? uno dei suoi indirizzi a Londra era al numero 34 di Tite Street a Chelsea, dopo aver vissuto nella “Casa sul Tamigi” da lui tanto amata, al n° 13 di Salisbury Street e al n° 9 di Charles Street, prima del
matrimonio con Costance Lioyd.
Se invece desiderate visitare la casa di uno dei più famosi e amati scrittori inglesi (uno dei personaggi di Londra più conosciuti al Mondo) potete visitare la casa museo di Charles Dickens, al n° 48 di Doughty Street, nella zona di
Bloomsbury, non lontano dal British museum.
Il grande William Shakespeare visse invece in Ireland Yard, acquistata nel 1613 anche per la vicinanza al luogo di lavoro, il teatro, il Globe.
Altri indirizzi di Londra interessanti sono quelli legati a Sherlock Holmes, il mitico 221B di Backer street, dove Artur Conan Doyle fece vivere il suo personaggio e il fidato Watson.
I Preraffelliti, BURNE-JONES, SIR EDWARD C. (1833-1898), MORRIS (1834-1896), ROSSETTI, DANTE GABRIEL (1828-1882) in periodi diversi hanno vissuto al 17 di Red Lion Square, Holborn,
La Blue Plaque dedicata al grande comico Charlie Chaplin si trova al 15 Glenshaw Mansions, Brixton Road, zona tra Kennigton, Stockwell e Brixton.
Quella del grande economista Keynes in 46 Gordon Square, Bloomsbury, vicino a quella dell’amica Wirginia Woolf.
Harry Potter invece, vive fino ai 10 anni al n° 4 di Privet Drive, nella casa degli zii Dursley.
La sua creatrice, la J.K. Rowling, ha una “casetta” a Kensington.
Il colore rosso vi appassiona? Allora dovete andare a vedere dove abitò Karl Marx tra il 1851 e il 1856, in ristrettezze economiche. La casa si trova al 28 di Dean Street, nel cuore di Soho.
Sempre a Soho si trova il Be at One, il Red Lion Pub dove Marx e Engels scrissero il ” manifesto del partito comunista” ne 1847-8
A Londra vissero anche Lenin e Stalin, il che la dice lunga sulla libertà che la capitale inglese concedeva anche a chi odiava dal profondo il capitalismo che la stessa Londra rappresentava.
Pare che Lenin abbia abitato al n° 30 di Holford Square a Clerkewell oggi non esiste più e al suo posto c’è Bevin Court, un complesso modernista degli anni 50 a cui volevano dare il nome di Lenin Court (siamo però agli inizi della
guerra fredda!). Esiste ancora il “famoso” murales dove Lenin e Stalin assistono soddisfatti alla distruzione di Westminster: si trova al 37A di Clerkenweel Green.
Ami la musica e lo spettacolo? Che dire di luoghi mitici come Abbey Road. Al numero 3 c’ era lo studio di registrazione, dei Beatles e di tanti altri gruppi mitici inglesi.
Qui vicino, se siete fans dei Beatles, trovate il Beatles Coffee Shop, in Finchley Road.
Il proprietario, Porter, è un appassionato e organizza tour sulle vie del Rock per 8 sterline a persona.
Potete trovare le 900 blue plaque che indicano dove hanno vissuto o lavorato in vostri idoli direttamente sul sito Blue Plaques | English Heritage (english-heritage.org.uk); potete fare una ricerca per nome o per
categoria.
Londra adora i suoi miti e ogni volta che a loro succede qualcosa si mobilita per tributare il giusto saluto e ringraziamento per ciò che in vita hanno fatto e hanno creato, trasformando dei “grandi” in veri e propri miti planetari.
Nel mondo della musica è successo più volte: Basta ricordare Freddie Mercury e la sua casa in Garden Lodge 1 Logan Place, Kensington, e recentemente Amy Winehouse, scomparsa nel 2011.
Oggi, la sua casa, al numero 30 di Camden square, è meta di pellegrinaggio da parte dei fans di questa giovane e brava artista. Stesso discorso per George Michael, 6 The Grove Highgate, e David Bowie.
Londra è sempre stata culla di artisti, attori, musicisti, uomini di cultura e grandi personaggi in genere.
Ancora oggi si possono incontrare per strada o nei pub, tanti “VIP” del mondo della musica, del cinema e dello spettacolo.
Insomma, incontrare personaggi famosi di Londra non è difficile.
Potete farlo per caso come è capitato a me: Ho incontrato e conosciuto, in
strada o al pub, Billy Nighy, Hugh Grant, Ralph Fiennes, Colin Firth.
Anche quest anno, 2021, come ogni anno, l’ English Heritage ha ha deciso di commemorare personaggi famosi con le blue plaques; questa volta sono state scelte sei donne. l’attiviste per la pace, Kathleen Lonsdale; la riformatrice sociale Caroline Norton; il progettista Jean Muir; l’ex schiava e attivista Ellen Craft; l’avvocato Helena Normanton e, Diana, principessa del Galles.
La targa di Diana, per la quale è stata nominata dall’Assemblea di Londra, segnerà uno degli edifici associati alla sua vita prima del matrimonio, ha affermato l’organizzazione.
La targa di Lady Diana sarà posta fuori Coleherne Court, a Kensington; Diana ha vissuto in un appartamento in questo condominio con i suoi amici tra il 1979 e il 1981, quando lavorava in un asilo.
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