In pochi avrebbero scommesso che il synth-pop negli anni ’80, proprio per sua natura e caratteristiche tecnico-musicali, fosse in grado di produrre belle canzoni di autentica e raffinata eleganza: invece, in questo incredibile ed ancora oggi sorprendente decennio, è successo anche questo!
Ne sono un esempio evidente gli Eurythmics, duo composto dalla cantante e musicista scozzese Annie Lennox e dal polistrumentista inglese Dave Stewart.
La coppia, legata da una relazione sentimentale, alla fine degli anni ’70 formò un trio The Tourists (insieme ad un altro cantante, Peet Coombers) che si sciolse nel 1980 dopo la pubblicazione del terzo album. Lennox e Stewart continuarono il sodalizio, da allora soltanto artistico, come Eurythmics.
Il loro pop elettronico e la voce di Annie Lennox, entrambi molto suggestivi, non riuscirono, però, a far decollare il primo album In The Garden (1981): ci riprovano nel 1983 con Sweet Dreams dove, finalmente, emerge la vera classe del gruppo. Di questo album fanno parte due grandissimi successi: Love Is A Stranger e Sweet Dreams (Are Made Of This), da molti critici considerato il loro capolavoro. Annie divenne una delle star femminili più famose dell’epoca.
Il successo li spinse a pubblicare nello stesso anno un altro album: Touch (1983) contenente i famosissimi Here Comes The Rain Again e Right By Your Side (senza dimenticare The First Cut e Who’s That Girl). Le ottime critiche ricevute per i loro lavori nonché le vendite enormi convinsero gli Eurythmics a cimentarsi in un progetto molto ambizioso quale la realizzazione della colonna sonora per il film “1984” di M. Radford tratto dal famosissimo romanzo di George Orwell; il regista, però, non gradì affatto il lavoro utilizzando solo uno dei brani proposti, Julia, per i titoli di coda.eurythmics-sweet-dreams-91-3992
La casa discografica (Virgin) decise comunque di pubblicare il tutto come album dal titolo 1984 (for the love of Big Brother).
Nel 1985 esce Be Youself Tonight, album caratterizzato dal contributo di due grandi guest star: Stevie Wonder (che suona l’armonica in There Must Be An Angel) e Aretha Franklin (che duetta con la Lennox in Sisters Are Doin’ It For Themselves). Questo disco è davvero particolare perché rivela la grande passione per il rhythm’n’blues e la vena soul degli Eurythmics, al di fuori della sperimentazione synth-pop che li aveva caratterizzati fino a quel momento.
La ricerca di un nuovo stile personale porterà alla realizzazione di due album piuttosto “confusi”: Revenge (1986) e Savage (1987) ma è con l’ultimo lavoro degli anni ’80 We Two Are One (1989) che risulta ormai evidente la fine degli Eurythmics.
Il duo non ebbe più rapporti per tutti gli anni ’90, decennio in cui si dedicarono a carriere da solista: di Annie Lennox ricordiamo due album di successo Diva (1992) e Medusa (1995). Nel 1999 si riuniscono di nuovo: insieme pubblicano l’album Peace contenente il successo I Saved The World Today, segno che il gruppo ha ancora molto da esprimere. Questa, però, sarà la loro ultima collaborazione.
la mia veloce panoramica su questo gruppo straordinario evidenziando come Annie Lennox, dal 2000 fino ad oggi si sia distinta come attivista nella lotta contro il virus HIV in Africa e come artista pubblicando nel 2007 l’album Songs of Mass Destruction. Ad alcuni critici che la ritenevano ormai declassata al ruolo di cantante da night club (grande classe ma niente più da dire) risponderà in una recentissima intervista “…non scrivo più perché sono troppo felice. L’impulso a esprimermi veniva dalla depressione, a volte dalla disperazione, dall’ansia, oppure dal tentativo di tirar fuori un senso dalla confusione….”.
Nel 2009, invece, Dave Stewart è entrato nella neo-formazione dei SuperHeavy (insieme a Mick Jagger, Joss Stone, Damian Marley e A.R. Rahman) di cui ricordiamo l’album omonimo del 2011.
( articolo di Luisa Volpicelli)
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