Letteratura inglese

Catherine Hogarth

Catherine Hogardth moglie di Charles Dickens

Forse solo un marziano non conosce Il Canto di Natale (anche nella versione Walt Disney con Zio Paperone nelle vesti di Ebenezer Scrooge) Oliver Twist, Grandi Speranze o il Circolo Pickwick, che Charles Dickens è uno dei giganti della letteratura inglese e mondiale del XIX secolo. Ma oltre ad essere un grande scrittore, questo londinese onorario (era nato a Portsmouth) aveva pure trovato il tempo di dedicarsi al’impegno sociale, oltre che a produrre e mantenere nientemeno che dieci pargoli nel corso del suo ventennale matrimonio con la scozzese Catherine Dickens (1815-1879) detta “Kate“, il cui padre il giornalista George Hogarth divenne scrittore e critico musicale al the Morning Chronicle, dove un giovane e squattrinato Dickens lavorava.

I due si sposarono nel 1836.
Come ancora adesso spesso accade, l’esistenza delle mogli e compagne di uomini famosi viene spesso schiacciata dall’egoistica personalità dei più noti mariti/compagni.
Eppure molte di loro erano lungi dall’essere scialbi fantasmi (sfido chiunque e a leggere la biografia di Constance Wilde, la moglie del mitico Oscar Wilde e pensare che lui l’abbia lasciata per mancanza di stimoli intellettuali). Certamente Catherine Dickens scialba non lo era.
Ma ci è voluto un direttore donna (la prima) e una donna curatore perchè il Charles Dickens Museum di Londra si decidesse a raccontare la storia dell’altra metà della storica coppia che ha abitato le stanze della casa di Doughty Street e che fin’ora è stata completamente dimenticata. ( tutto ciò è accaduto esattamente 1 anno fa, in occasione di una bella mostra dedicata appunto Catherine Dickens)

E il ritratto che emerge da questa piccola mostra è quello di una donna vivace ed intelligente che amava le feste, il teatro (era anche un’attrice dilettante e recitò anche in numerose produzioni), la musica (suonava il piano molto bene e a 14 anni incontrò persino Felix Mendelsshon), i viaggi (nel 1842 non esita ad accompagnare il marito nel tour americano) e la cucina, tanto da scrivere un libro di ricette dal titolo What Shall we Have for Dinner? Satisfactorily Answered by Numerous Bills of Fare for from Two to Eighteen Persons che ebbe molto successo e fu pubblicato fino al 1860.

Charles Dickens
Charles Dickens

Cosa accadde allora? Quello che troppo spesso avviene ancora oggi: il matrimonio finì dopo 22 anni di più o meno felice convivenza quando il famoso marito perde completamente la testa per una attrice diciottenne, Ellen “Nelly” Ternan. La tipica crisi di mezza età. Così cliché!

Certo, i segni che Dickens si stava stancando di lei erano già nell’aria, se Catherine avesse voluto vederli (ma d’altra parte, quale donna in tale situazione vuole farlo??), a cominciare dai sempre più frequenti rimproveri che il sempre più famoso marito le muoveva e che andavano da quello di essere una madre e una padrona di casa incompetente ad quello di accusarla di aver voluto una famiglia numerosa – famiglia che era stata per Dickens la causa di numerose preoccupazioni finanziarie. Il fatto è che Charles era ancora un bell’uomo, giovanile e pieno di energia, mentre Catherine Hogart Dickens che aveva avuto 10 figli e diversi aborti, non lo era più. Non c’è altro da dire.

I due si separarono nel Maggio 1858, dopo che un braccialetto destinato a Nelly fu recapitato per sbaglio alla casa di Dickens (e che Catherine pensò fosse per lei – chi non l’avrebbe fatto?). Voci che lo scrittore aveva una relazione extraconiugale con la sorella minore della moglie Georgina Hogarth (che viveva in casa con loro) circolavano da qualche tempo per Londra.
Voci che lo scrittore e amico di famiglia William Makepeace Thackeray (quello di Vanity Fair) per amor di chiarezza, si affrettò a contraddire dicendo che la separazione di Dickens da Kate era dovuta alla sua relazione con un’attrice. Dickens negò tutto, tanto da arrivare persino a scrivere un articolo pubblicato su Household Words il 12 Giugno 1858 con cui si affrettava a negare le voci di una separazione, anche senza fornire ulteriori chiarimenti. Inutile dire che l’amicizia con Thackeray non sopravvisse a questo terremoto…

Il fatto è che se molti degli uomini che frequentavano la cerchia degli amici e conoscenti dei Dickens avevano amanti, che mantenevano in modo più o meno sfarzoso a seconda delle loro finanze, di cui tutti erano a conoscenza e che tutti fingevano di ignorare. Ma per un marito costringere la propria moglie ad abbandonare la propria casa era tutta un’altra storia.
La perdita del suo ruolo di “moglie” e, di conseguenza, di quello di madre, visto che una donna non aveva diritto all’affidamento dei bambini) era quanto di peggio potesse capitare ad una donna, in quanto la sua esistenza come persona era in relazione a quella del marito. Secondo la Common Law britannica, il diritto consuetudinario inglese, con il matrimonio tutti i beni della moglie erano ceduti al marito e l’identità giuridica della donna cessava di esistere. Niente marito, niente identità sociale.

Il volere la separazione effettiva dalla moglie fu, da parte di Dickens, un atto straordinariamente crudele da parte di qualcuno come lui che nel corso degli anni, si era “specializzato” nel ruolo di uomo buono e caritatevole – un ruolo che lo scrittore passò il resto della sua vita a cercare di giustificare agli occhi del suo pubblico. Kate dal canto suo continuò a seguire da lontano la carriera del marito, non scrisse o disse mai una parola contro di lui in pubblico e continuò a firmarsi “Ms Charles Dickens” anche dopo la separazione e rimase affezionata e fedele al marito e alla sua memoria anche fino alla sua (di lei) morte nel 1879.

Nonostante la consapevolezza di essere stata bistrattata, Catherine Hogart si diede da fare con determinazione per ricostruire la sua vita, decisa a trarre il meglio dalla nuova (sebbene indesiderata) libertà che il suo nuovo status di moglie separata le concedeva. Si diede da fare per rinnovare vecchie amicizie, come quelle con gli scrittori del giornale satirico Punch, e per creare nuovi legami soprattutto tra i musicisti suoi vicini.

La mostra ha raccontato anche la storia di questo divorzio mostrando come la famiglia affrontò quella che ha tutte le sembianze di una moderna separazione, con i figli che prendono le parti dell’uno o dell’altra, e con i comportamenti che si adeguano alla nuova situazione.
Dei numerosi figli avuti da Dickens infatti, solo il ventunenne Charles jr allora già maggiorenne, decise (chiaramente contro il volere del padre) di andare ad abitare con Catherine quando, nel Maggio del 1858, si traferì al n. 70 di Gloucester Crescent, vicino a Regent’s Park, sostenendola anche economicamente, oltre che moralmente.
La scelta si presenta anche per Georgina, la sorella di Catherine, che viveva con loro e che si trova davanti all’opzione di restare con Dickens come governante o prendere le parti della sorella e tornare alla casa paterna, dove avrebbe condotto una vita noiosa da zitella squattrinata.
Inutile dire che fu abbastanza furba da scegliere la prima.

In punto di morte Catherine affido alla figlia le lettere scritte dal marito dicendole di darle al British Museum che il mondo sapesse che il grande Dickens una volta l’aveva amata.
All’uscita della mostra non riesco a non pensare che Catherine Dickens era una donna molto più piacevole dell’uomo a cui era sposata…

By Paola Cacciari

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