Soho è un quartiere della City of Westminster e fa parte del West End di Londra
Per visitarlo bisogna necessariamente perdersi tra le sue strade, apparentemente tutte uguali ma ognuna con caratteristiche ben precise.
In questa sezione cercheremo di far sì che le cose principali del quartiere non vengano trascurate.
Racconteremo la storia del quartiere, i suoi abitanti famosi, i locali più conosciuti, cosa vedere cosa fare…
Storia di Soho, uno dei quartieri più animati e vivaci di tutta Londra
Gli storici sono concordi nel ritenere che “Soho” fosse un antico richiamo di caccia.
Soho nella storia di Londra, ricopre un ruolo importante fin dal 1680, quando, dopo il grande incendio del 1666, divenne comunità parrocchiale, quartiere elegante e di conseguenza patria di famiglie benestanti della City.
A Soho nacque William Blake, lavorarono Mozart e Constable.
Abitava a Soho, in Meard Street, Nell Gwynn, attrice e amante tra le amanti di Carlo II ; sempre a proposito di Carlo II quì visse il preferito tra i figli illegittimi del Re, James, nato nel 1649 dalla relazione con Lucy Walter ( Lucy ha sempre affermato, tra l’ altro, di avere sposato in segreto Carlo; se così fosse, tutta la successione dei Monarchi Inglesi, andrebbe rivista).
Carlo II riconosce comunque il bellissimo figlio e lo ama come tale, al punto di perdonare più volte i suoi tradimenti e complotti. Parleremo in altra sezione della vita a dir poco avventurosa, di un giovane, bello, fortunato ma allo stesso tempo, a dir di tanti, inetto, incapace e poco raccomandabile anche per chi tanto gli aveva concesso. Comunque, per ritornare a Soho, James è stato uno dei suoi abitanti più “illustri” e visse in una dimora da sogno, con la ricca e nobile moglie, Anna Scott, contessa di Buccleuch. La “piccola” Regia si chiamava Monmouth House e si trovava nella odierna Soho Square. Nel 1773 purtroppo, per lasciare spazio ai nuovi palazzi, venne demolita.
Nel quartiere vissero in diversi periodi anche Joshua Reynolds, Thomas de Quincey e un poverissimo Wagner nel 1839.
Altro abitante illustre di Soho è stato Karl Marx dopo il fallimento delle rivolte del 1848; quì iniziò a scrivere “Il Capitale”, nella abitazione che si trova sopra il Ristorante “Quo Vadis”.
Il Dr John Snow è proprio a Soho che scoprì il germe del colera, contribuendo a risolvere una delle epidemie più pericolose di sempre che solo a Londra, causò centinaia di morti.
All’ incrocio con Broadwick street, dove finisce solitamente il mercato Berwick street , si trova la riproduzione della pompa d’ acqua che nel 1854 causò il propagarsi dell’ epidemia di colera. Il Dr Johan Snow, medico della Regina Vittoria, riuscì a fermare l’ epidemia chiudendo la pompa, individuata da lui come unica causa della diffusione della malattia ( attraverso l’ acqua e non per aria, come tutti pensavano).
Il quartiere di Soho, negli anni è diventato dimora di profughi, con ondate di popolazioni diverse a seconda del periodo storico e degli avvenimenti nelle altre nazioni.
Londra ha sempre accolto le varie genti in difficoltà in cerca di riparo e di una nuova patria.
E Soho ne è la testimonianza: Arrivarono per primi gli Ugonotti, in fuga dalle persecuzioni della Francia di Luigi XIV. Erano delle buone maestranze in particolare gioiellieri e ottici.
Poi giunsero gli italiani, artigiani, costruttori di strumenti musicali; di seguito si unirono gli irlandesi e gli ebrei con i loro commerci e i loro laboratori di sartoria.
Alla fine, conquistarono il territorio, i Cinesi che in massa si trasferirono nel quartiere dopo la seconda guerra mondiale e la presa di potere in Cina del partito comunista.
Solo nei 30 anni successivi arrivarono a Londra e a Soho più di 100.000 cinesi, che occuparono in gran parte i posti nella ristorazione e nel settore alberghiero, costituendo la grande Chinatown londinese, ( le prime ondate di cinesi arrivarono nella zona portuale dell’ East End, per poi spostarsi, dopo i bombardamenti, a Soho, più congeniale dal punto di vista turistico e commerciale).
Soho era ed è rimasto un quartiere particolare dove si può incontrare l’ attore, l’ artista, il politico da una parte e la prostituta, l’ ubriacone e il senza tetto dall’ altra, spesso in una mescolanza di costumi che nelle ore più tarde della notte non permettono di distinguere tale umanità tanto variegata e diversa.
Negli anni cinquanta del 1900 nel quartiere andavano per la maggiore Jazz e skiffle; negli anni sessanta Rock e musica Folk per arrivare negli anni settanta dove dominava il Punk.
Soho come specchio delle mode della città e centro di Londra incontrastato con locali alla moda, ristoranti ricercati, night club per adulti e bordelli più o meno velati. Il mondo del cinema, della musica, della pubblicità avevano base da queste parti
Soho ai giorni nostri, l’ evoluzione di un quartiere che mantine le sue radici e le sue tradizioni
Oggi Soho è uno dei quartieri più affollati sia di giorno che di notte, in particolare il venerdì ed è famosa anche per i cinema, le discoteche i teatri presenti.
È noto per essere il quartiere a luci rosse di Londra, nonché il centro culturale, con la più elevata percentuale di omosessuali.
La zona è formata da una ventina di strade, ognuna con una sua fisionomia ben precisa: per esempio Wardour Street è in gran parte occupata dall’industria cinematografica, pubblicitaria e della comunicazione in generale.
A Nord e’ delimitata da Oxford street, a Ovest da Regent street , a Est da Charing Cross e a sud da Leicester square. ( quì ci sono i famosi cinema Empire e Odeon dove si tengono le “prime” dei film più importanti; quì c’è la discoteca Hippodrome)
Da ricordare in Soho, il quartiere cinese, Chinatown.
I primi cinesi che vi giunsero a cavallo tra 700 e 800, erano marinai della compagnia delle Indie Orientali ( il primo stanziamento di cinesi, fu quello di Limehouse, nei Dock, zona abbondantemente bombardata durante la seconda guerra mondiale). La Chinatown di Soho, si popolò in maniera importante, come abbiamo visto in seguito alla presa di potere in Cina da parte dei comunisti. La via “simbolo” dei cinesi a Londra è Gerrard Street, dove tutto, negozi, ristoranti, bar,.. sono in mano ai cinesi e dove tutto è ben identificabile, come le cabine telefoniche a forma di pagode cancelli in stile orientale, le rosticcerie con esposizione della merce e i mercatini di quartiere dai mille colori sgargianti.
Oltre a Gerrard street, altra via importante del quartiere di Soho è Old Compton Street, parallela a Shaftesbury Avenue. Ci sono tanti locali che risalgono al 1900 come una delle prime Patisserie Valerie di Londra ( 1926) e diversi ristoranti italiani.. Nella zona fin dal 1800 c’è un’ alta concentrazione di locali per omosessuali, come il mitico Golden Lion in Dean street, diventato famoso durante la seconda guerra mondiale.
Soho è legata anche a pagine importanti della musica inglese: nel 1962 i Rolling Stones si sono incontrati per la prima volta in un pub di Broadwick street per poi suonare più volte nel famoso Marquee, allora al n° 90 di Wardour street.
Sempre al Marquee si esibirono i cantanti più famosi di quegli anni, come David Bowie, i Pink Floyd e i Led Zeppelin nel 1968.
Nella zona altro centro di interesse per la musica era la St Martin’s School of Art in Charing Cross Road dove più volte si esibirono i Sex Pistols negli anni ’70. In quegli anni, sempre musicalmente parlando, il locale più famoso era il 100 club, nalla vicina Oxford street: quì si esibirono i gruppi più importanti della musica inglese anni 70, tra cui gli stessi Sex Pistols, i Clash e diversi altri gruppi Punk che andavano per la maggiore in quegli anni a Londra.
In zona diverse erano anche le case discografiche , in particolare in Denmark street, e tanti i negozi di dischi che in quegli anni videro una esplosione senza precedenti.
Locali Famosi di Soho
Altri locali storici importanti della zona sono il Pub “Coach and Horses” al 29 di Greek Street, frequentato negli anni da personaggi del calibro di Peter O’Toole, o del il pittore Francis Bacon, dello scrittore Jeffrey Bernard, il jazzista George Melly… Per gli amanti del jazz , a Soho si trova il mitico Ronnie Scott’s , fondato nel 1958, dal sassofonista Ronnie Scott e da Pete King al n° 39 di Gerrard Street dove si esibirono i più grandi del jazz di tutti i tempi tra cui Dizzy Gillespie, Charlie Parker, Mile Davis, Glenn Miller, per poi trasferirsi nel 1965 nel vicino n°47 di Frith Street dove tra gli altri si sono esibiti Tom Waits, Linda Lewis, Elkie Brooks, Eric Burdon, Paul Rodgers, Jack Bruce,…
Il club, dopo 9 anni dalla morte di Ronnie Scott, viene venduto da King nel 2005 all’ impresario teatrale Sally Greene che ancora oggi mantiene alto il nome del locale nel mondo del Jazz londinese e internazionale.
Sempre quì si trova il famoso “Bar italia” aperto di giorno e di notte e luogo di ritrovo da decenni per italiani e non
( 22 Frith Street). Il bar venne aperto nel 1949 da Lou e Caterina Polledri, emigrati da Piacenza nel 1920.
Non lontano da Frith street, si trova Dean street dove ci sono alcuni locali degni di nota: il Colony room Club, al n° 41 , locale alla moda in particolare nel dopoguerra, fondato da Muriel Belchere ritrovo di personaggi importanti dell’ epoca come Francis Bacon, Peter O’Toole, Bernard e negli ultimi anni frequentato da diversi personaggi della moda e dello spettacolo come Kate Moss, Daniel Craig, Jude Law, Keira Knightly,.. ( il club chiude per sempre nel 2008)
Sempre quì si trova un altro club storico, tutt’ ora in voga, il Groucho Club che accoglie solo i tesserati dagli anni 1980.
Aperto a tutti al n° 49 di Dean Street, è la “French House”, ritrovo un tempo di letterati e artisti francesi e non solo ( sembrerebbe che quì Charles De Gaulle scrisse il famoso discorso ai francesi durante la seconda guerra mondiale) e oggi accogliente locale dove mangiare e bere in tutta tranquillità.
Al numero 64 prima e 28 poi, quì come visto, abbiamo visto sopra, visse anche Karl Marx con la famiglia. Sotto l’ abitazione in cui viveva con moglie, cameriera ( madre di un suo figlio) e 4 figli si trova oggi il ristorante Quo Vadis, anche esso ricco di storia e fondato nel 1926 dall’ italiano Pepino Leoni e oggi ristorante con cucina tipica inglese riconosciuto e stimato dagli intenditori e dai critici del settore.
Interessante da visitare in questo scorcio di Soho è il mercato di Berwick street , antico mercato di frutta e verdura e probabilmente ancora oggi uno dei più convenienti mercati ortofrutticoli di Londra.
Nelle vicinanze del mercato, al n° 74 Broadwick street , nacque nel 1757 William Blake; l’ artista visionario pochi numeri più in là, aprì un negozio di stampe e più tardi si trasferì a Poland Street, n° 28, dove scrisse ” Il matrimonio del Cielo e dell’ inferno” una delle sue opere maggiori. Sempre in Poland street visse per qualche tempo Shelley, cacciato da Oxford dopo la diffusione del suo “ La necessità dell’ ateismo” del 1811.
Soho spesso non rientra tra gli itinerari di Londra più battuti, preferendo i classici luoghi della città dove c’è più alta concentrazione di musei o attrattive. Però per chi vuole conoscere Londra consigliamo vivamente di immergersi anima e corpo in quello che probabilmente è il quartiere più vivace, bohémien e di tendenza della città, almeno fino a tutta la seconda metà del ‘900. Chiaramente prima di addentrarsi nelle sue stradine e nel cuore del quartiere è bene conoscerne la storia e i suoi personaggi.
Se volete vivere in pieno il quartiere e soggiornare in zona, ecco qualche hotel a Soho.
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