Blackfriars Bridge è un ponte in ferro, ad arco, di Londra, sia stradale che pedonale, posto sul Tamigi tra Waterloo Bridge e Blackfriars Railway Bridge.
Il lato nord è vicino alle Inns of Court e alla Blackfriars Station.
Il lato sud arriva nelle circostanze della Tate Modern Art Gallery e della Oxo Tower.
E’ lungo 277 metri. E’ formato da cinque archi in ferro. La sua larghezza è stata portata dai primitivi 21 metri ai 31,50.
Brevi cenni storici su Blackfriars Bridge:
Nel 1769, l’anno in cui viene edificato, è un ponte fisso in pietra, a pedaggio, lungo 300 metri. E’ il terzo ponte di Londra dopo il vecchio London Bridge di secoli prima e il Westminster Bridge. Viene chiamato “William Pitt Bridge”, dal nome del primo ministro dell’epoca e poi Blackfriars Bridge perchè situato vicino al monastero dei frati domenicani.
Occorre tenere presente che i frati domenicani in Inghilterra sono noti come “Black friars” a motivo della cappa nera che sovrasta il loro abito bianco. Da qui la traduzione letterale italiana “Ponte dei Frati Neri“. Sarebbe più opportuno denominarlo “Ponte dei Frati Domenicani”, ma tant’è.
L’attuale ponte era stato completato nel 1869.
Nel 1864 verrà aperta la Blackfriars Bridge railway station, che prenderà appunto il nome dal ponte e sarà chiusa nel 1885 dopo l’apertura dell’attuale Blackfriars station. La Blackfriars Bridge railway station sarà utilizzata soltanto per il traffico merci fino al 1964 quando verrà demolita per lasciare il posto ad alcuni edifici.
Nel 1982 il Blackfriars Bridge passerà alle cronache perchè sotto uno dei suoi archi sarà rinvenuto il cadavere del banchiere italiano Roberto Calvi.
A tutta prima sembrerà un suicidio. In seguito però si è ritenuto trattarsi di un omicidio.
I commenti sono chiusi