C’ era una volta Vinopolis
Nascosto sotto gli archi in mattoni che sostengono la ferrovia vittoriana, si trova Vinopolis a pochi metri dal Globe Theatre di Shakespeare, di nuova costruzione, nella zona londinese di Southwark.
I romani millenni fa si stabilirono in questa zona di Londra a sud del fiume Tamigi per la comodità e la sicurezza del posto. Vinopolis, dal latino, significa città della vite. Ora è arrivato a significare centro del vino.
Il centro è stato aperto nel 1999 in quello che era un magazzino.
La South-eastern Railroad Company costruì la struttura originale nel 1866.
Nel 2015, prima quindi della grande crisi dovuta alla pandemia, Vinopolis ha smesso di vivere.
le causa sono tante e tra queste non c’è di sicuro la mancanza di interesse verso la bevanda degli dei, il vino appunto.
L’ idea di mettere su un centro al vino dedicato, era semplicemente brillante e si dimostrò fin da subito una idea geniale. Vinopolis divenne ben presto un punto di ritrovo importante per gli amanti del buon vino.
Un centro culturale con l’ obiettivo di ampliare e diffondere la conoscenza su questo prodotto e di conseguenza far crescere il consumo del vino di qualità tra la gente “comune”.
Il posto, gli antichi magazzini, si prestava particolarmente alla causa.
Qui, un mare di Gin, è stato versato nei secoli passati.
Siamo nel luogo dove prostituzione e divertimento regnavano incontrastati.
Oggi, o meglio ieri, prima della chiusura, mentre vagavi per le stanze di Vinopolis, vedevi gli archi aggraziati e i soffitti a volta in mattoni.
Un lungo lavoro ha poi trasformato i lunghi tunnel in una serie di stanze che ospitavano le mostre, i manufatti, le immagini e i video. Altre sale erano disponibili per eventi speciali.
Un visitatore di Vinopolis poteva scegliere tra una serie di tour tematici.
Ogni tour includeva una passeggiata attraverso stanze dedicate a vini provenienti da diverse parti del mondo.
In queste stanze si trovavano esposizioni di manufatti, video e immagini.
Ogni tour includeva anche una serie di biglietti da utilizzare per la degustazione dei vini.
L’Original Tour, per esempio, offriva cinque degustazioni di vini e un cocktail ogni volta diverso.
Altri tour del vino includevano una sessione “Come degustare il vino” e ulteriori degustazioni di vino, birra, whisky, champagne o assenzio.
Il visitatore poteva anche utilizzare un’audioguida nella propria lingua.
Uno dei tour è iniziava con la storia del vino: si narrava che la Georgia, un’area circondata da Russia, Mar Nero, Turchia, Armenia e Azerbaigian, era la culla del vino. Le prove archeologiche sottolineano che la viticoltura si svolse in Georgia intorno al 6000 aC con più di 500 vitigni.
È esposto un antico kvevri, un tempo utilizzato per la fermentazione dei vini.
Queste brocche da 300-500 decalitri sarebbero state interrate fino in prossimità della sommità per controllare la temperatura. Successivamente, si passava anche qui attraverso le dimostrazioni dell’importanza delle aree francesi di Bordeaux e del Rodano e di quelle Italiane.
Il tour continuava attraverso la presentazione delle vigne in Borgogna, Francia e Germania e Italia, con i migliori vini in queste prodotti. Per l’ Italia spiccavano i vini Toscani, i vini Piemontesi, quelli siciliani e i vini sardi.
I visitatori si avvicinano ai tavoli di degustazione dove potevano scegliere vini di diversi paesi da degustare; qui erano presenti enologi, sommelier e esperti di vini in generale, pronti a rispondere alle domande dei curiosi. Il tour è poi proseguiva attraverso esposizioni di vini extraeuropei: Australia, Nuova Zelanda, Stati Uniti, Cile, Argentina e Sud Africa. E qui proseguiva la degustazione dei vini in un secondo grande tavolo.
Quello di Vinopolis era un format ben riuscito e che avrebbe potuto avere vita ben più lunga.
Andava ad occupare uno spazio che a Londra ancora non esisteva.
Richiedeva probabilmente più tempo per essere pienamente apprezzato.
In una città dove tutto corre alla velocità della luce, probabilmente l’ arte della degustazione di un buon vino non poteva essere pienamente apprezzata .
Oggi Vinopolis non c’è più e qualcuno sente ancora la sua mancanza.
Riuscirà a risorgere? Ai posteri l’ ardua sentenza!
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