La Torre di Londra e i gioielli della Corona
La Torre di Londra – Tower of London è un complesso formato da diversi edifici fortificati a forma di pentagono che si estende per oltre 5 ettari, sulla riva sinistra del Tamigi, con un cortile esterno e uno interno.
Il suo nucleo è stato costruito nel medioevo.
E’ il luogo storicamente più significativo di Londra e per questo è una delle attrattive a pagamento della città che consigliamo sempre di visitare.
Da sempre fortezza, ma anche polveriera, prigione, palazzo reale, zecca, ancora oggi camera del tesoro.
La Torre di Londra è annoverata dall’UNESCO fra i patrimoni dell’umanità.
Cenni storici sulla Torre di Londra
Dopo la battaglia di Hastings, 1066, Guglielmo il Conquistatore voleva proteggere il Tamigi da possibili attacchi nemici e fondava quello che è il cuore dell’edificio. Tuttavia l’attuale White Tower (Torre bianca) risale al 1078 e solo in un secondo tempo, intorno al 1180, Riccardo I, Re Cuor di Leone la fece circondare da una muraglia con torri e costruire attorno un fossato riempito con l’acqua del Tamigi.
Enrico III, nel XIII secolo, trasformò la torre in residenza reale, che rimase tale fino ai tempi di Oliver Cromwell, che demolì la sontuosa residenza.
All’interno della torre, durante il regno di Re Giovanni d’Inghilterra nel XIII secolo, fu costruita una “menagerie”, cioè un serraglio, ossia un luogo chiuso per ospitare animali.
Nel 1235 ad Enrico III furono regalati 3 leopardi (forse tre leoni) come regalo di nozze, da parte di Federico II del Sacro Romano mpero. La menagerie fu poi aperta regolarmente al pubblico.
Con la costruzione del “London Zoo“, gli animali della menagerie vennero trasferiti nel nuovo zoo, soprattutto a causa delle proteste degli animalisti. L’ultimo animale fu trasferito nel 1835.
La “Lion Tower” fu in parte demolita: è rimasta la “Lion Gate”, la porta dei leoni.
Almeno 6 corvi hanno abitato nella Torre di Londra fin dai tempi di Carlo II.
Anche quando il re, in seguito alle proteste dell’astronomo reale voleva rimuoverli, non furono mai eliminati.
Una leggenda diceva che qualora tutti corvi avessero lasciato la torre (White Tower), la monarchia e l’intero regno inglese sarebbero caduti. Ragione per cui Carlo II preferì salvare i corvi e trasferire l’osservatorio astronomico a Greenwich.
Durante la seconda guerra mondiale i corvi sono stati uccisi dallo shock. Attualmente nella torre si trovano in permanenza sei corvi, mentre altri tre sono tenuti di riserva. Per evitare che volino via, vengono loro sfoltite le penne di un’ala.
La torre era una prigione per personaggi illustri e dissidenti religiosi. Mentre i primi erano trattati meno severamente, i secondi venivano spesso torturati.
Il primo prigioniero fu un vescovo di Durham, nel 1100, a cui seguirono moltissimi altri personaggi: Davide II di Scozia, Giovanni II di Francia, Enrico VI d’Inghilterra, Tommaso Moro poi giustiziato nella “Tower Hill”, Anna Bolena poi decapitata, Elisabetta I d’Inghilterra imprigionata per due mesi.
Moltissime furono le esecuzioni. I criminali, che non appartenevano alla classe nobiliare, venivano impiccati in esecuzioni pubbliche.
Sette nobili, tra cui cinque donne, furono decapitati all’interno del complesso e sepolti nella cappella reale.
Nella prima guerra mondiale furono fucilate nella torre undici spie tedesche.
La spia tedesca Josef Jakobs vi fu giustiziata durante la seconda guerra mondiale.
Come è composta la Torre di Londra:
Sebbene la Torre di Londra non sia più residenza reale, tuttavia è un palazzo reale per cui vi è una guardia reale permanente e due sentinelle sono presenti durante l’orario di apertura della Torre stessa.
La struttura più antica è la “White Tower“, risalente all’XI secolo, oggi attrazione turistica.
La torre è presidiata dagli “Yeomen Warders“, noti anche come “Beefeaters” ossia mangiatori di carne, che sono praticamente delle guide turistiche.
Ogni sera, fin dall’epoca di Enrico III, le guardie partecipano alla “Ceremony of the Keys” (cerimonia delle chiavi).
Quattro guardie, con i colbacchi di pelliccia, aspettano il capoguardia con in mano le Chiavi della Torre e una lanterna. Dopo la chiusura delle prime tre porte, la scorta risponde alla sentinella che chiede di chi siano le chiavi: “sono della regina Elisabetta”, è la risposta.
A quel punto la sentinella concede il lasciapassare.
Davanti alla caserma Waterloo la tromba suona la ritirata, lanterna e chiavi vengono riposte alla Queen’s House, al sicuro .
Nell’anno 1974, un’esplosione nella “White Tower” provoca un morto e una quarantina di feriti.
Nonostante l’attentato non sia mai stato rivendicato, la polizia investigatrice ebbe molti sospetti sul coinvolgimento dell’IRA.
La “Chapel of St John the Evangelist” (cappella di San Giovanni), integrata nella White Tower, si estende su due piani della torre ed è separata da questa solo da un muro.
E’ stata costruita nel 1080 ed è un capolavoro di architettura normanna perfettamente conservato.
La Queen’s House, casa della regina, è situata a ovest della White Tower.
E’ una costruzione dell’epoca di Enrico VIII, dove Anna Bolena trascorse i suoi ultimi giorni di vita prima della decapitazione.
Dopo alcune peripezie, i gioielli della corona furono portati in un’ala della Torre nota come “Jewel House” e difesi da guardie armate. Questa straordinaria collezione è formata da pezzi, quasi tutti realizzati dopo il 1660, che costituiscono i più bei gioielli del mondo.
Eccone alcuni esempi: –la “Edward’s Crown”, la corona di sant’ Edoardo in oro puro, forgiata per l’incoronazione di Carlo II e da allora usata in tutte le incoronazioni dei sovrani inglesi; –la Imperial State Crown, tempestata di oltre 2700 diamanti e altre pietre preziose e ornata da una delle due “Stars of Africa”, stelle dell’Africa, intagliate dal più grande diamante mai trovato: il Cullinan.
La corona è stata forgiata per la regina Vittoria nel 1838.
Oggi la regina Elisabetta II la porta all’apertura del Parlamento e in occasione di altri importanti ricevimenti ufficiali; –la Imperial Indian Crown, corona imperiale indiana, dotata di uno smeraldo di oltre 34 carati e tempestata di circa 6000 diamanti, creata nel 1911; –la Queen Elizabeth’s Crown, corona della regina Elisabetta, con il famoso diamante di 108 carati, lavorata per la moglie di Giorgio VI, la regina madre dell’attuale regina Elisabetta II; –il Royal Sceptre, in cui è incastonata la seconda “Stella dell’Africa”, intagliata, come sopra riferito, dal più grande diamante del mondo di 530 carati. –il fonte d’argento, in cui venivano battezzati i figli della famiglia reale, e il recipiente per unzioni con aquila d’oro, il cui mestolo è l’unico pezzo rimasto dell’Antico Tesoro della Corona, andato disperso dopo l’esecuzione di Carlo I nel 1649.
La “Oriental Gallery” ospita armi e armature orientali.
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