Harry Potter

J. K. Rowling

J.K. Rowling, la “mamma” di Harry Potter

Parlare della Rowling è un po come rivedere ogni volta i film di Harry Potter e rileggere i libri della saga che l’ hanno resa famosa in tutto il Mondo; con più di 500 milioni di copie vendute è anche diventata una delle donne più ricche e potenti nel panorama internazionale.
La sua è una vera favola e per questo mi piace condividerla con tutti voi; i sogni sono desideri che spesso si realizzano se insieme alla capacità di sognare si unisce la determinazione e la volontà di raggiungere gli obiettivi,  nonostante le difficoltà e i fallimenti che la vita, comunque e sempre, presenta.

La Vita di J. K. Rowling

J. K. Rowling, nata a Sodbury il 31 luglio 1965, è una scrittrice inglese,
diventata famosa e plurimiliardaria grazie ai romanzi della saga di Harry Potter.
Anche se nasce a Sodbury, la sua città di origine è Yate, vicino Bristol, nel sud-ovest dell’Inghilterra.
I suoi genitori appena diciottenni si conoscono e si innamorano su un treno diretto in Scozia.

Già da piccola la Rowling dimostra di aver una spiccata fantasia, infatti a sei anni scrive una storia di un coniglio malato di morbillo, “Rabbit”, e a dodici un romanzo con filo conduttore sette diamanti maledetti.
La Rowling e tutta la sua famiglia cambiano città per ben due volte; prima vanno a vivere a Winterbourne dove frequenta fino a nove anni le elementari, dopo in Galles.
Frequenta il liceo al Wyedean Comprehensive, e di seguito si iscrive all’Università di Exeter dove studia francese, greco antico e latino.
Per imparare bene il francese trascorre un anno a Parigi.

“È impossibile vivere senza sbagliare nulla, a meno di scegliere di vivere in maniera talmente prudente che la vostra non possa essere considerata affatto un avita.”

Durante gli anni scolastici la Rowling dimostra una vera passione per la letteratura e le lingue e poco interesse invece per la matematica.
Nel periodo del liceo studia tantissimo per essere la prima della classe. A scuola conosce tante persone che saranno d’ispirazione per i libri di Harry Potter; ad esempio il preside diventerà Albus Silente, il professore di biologia
diventerà Severus Piton ed il suo migliore amico che guida una Ford Anglia sarà Ronald Weasley.
Gli anni della sua infanzia scorrono apparentemente tranquilli e produttivi, ma è in quel periodo che alla madre viene diagnosticata la sclerosi multipla; la sua morte, negli anni ’90, segnerà profondamente la vita della Rowling.

“Se vuoi conoscere come è un uomo, dai una buona occhiata a come tratta quelli a lui inferiori, non come tratta i suoi pari.”

Finita l’università la Rowling si trasferisce a Londra, per lavorare come ricercatrice e segretaria bilingue presso la Amnesty International. Fu proprio in questo periodo che su un treno inizia a realizzarsi nella sua mente il personaggio del maghetto Harry Potter, seguito dagli altri personaggi Hermione, Hagrid, Pit, eccetera.
Quindi durante le pause pranzo incomincia a scrivere il suo primo romanzo “Harry Potter e la pietra filosofale”.

La Rowling, dopo la morte della madre, si trasferisce in Portogallo, per insegnare l’inglese e sposa il 16 ottobre 1992 un giornalista. Dal loro matrimonio nel 1993 nasce una figlia, ma nello stesso anno la Rowling si separa dal marito e si trasferisce insieme alla piccola ad Edimburgo, vicino alla sorella.
Per la Rowling inizia un periodo triste, segnato da una grave depressione e da una situazione economica disastrosa. Infatti, senza lavoro, pagava l’affitto del piccolo appartamento in cui viveva con gli assegni di disoccupazione e sopravviveva con la figlia grazie ai sussidi statali.
La sera, per fare addormentare la figlia Jessica, la Rowling andava in giro con il passeggino, fermandosi spesse volte al pub del cognato, dove scriveva la stesura del suo romanzo, che riteneva fosse la soluzione ideale per riuscire ad uscire da quella crisi profonda in cui era entrata.

“Non provare pietà per i morti. Prova pietà per i vivi e soprattutto per coloro che vivono senza amore.”

I libri di J. K. Rowling

Tale periodo profondamente buio della sua vita, sarà fonte d’ispirazione per la figura dei Dissennatori, creature che risucchiano la felicità, la speranza e la pace.
Nel 1995 la Rowling finisce il romanzo e dopo svariati tentativi, finalmente incontra Christopher Little che accetta di essere il suo agente e propone il romanzo a tre case editrici, che rifiutano di pubblicarlo ritenendolo molto lungo.
Nel 1997 una casa editrice non tanto conosciuta, la Bloomsbury, accetta di pubblicare il romanzo, dando l’avvio a un evento editoriale ritenuto il più importante degli ultimi decenni.
Harry Potter e la pietra filosofale” ottiene un successo superiore alle aspettative, coinvolgendo lettori di tutte le fasce di età. Per questo vengono addirittura pubblicate copie del romanzo con copertine dedicate ad adulti, che
non vogliono far vedere che leggono libri considerati per bambini.
La Scholastic acquista i diritti americani a una cifra strabiliante.
Dopo il primo romanzo, la Rowling ne scrisse altri sei.
Nel 1998 viene pubblicato il secondo romanzo “Harry Potter e la camera dei segreti”, che ottiene sin da subito un successo enorme e, nel 1999, il terzo “Harry Potter e il prigioniero di Azkaban”, il suo successo fu così enorme
che la Rowling vince lo Smarties Prize per tre volte consecutive.

“Benedetta gente, farebbero qualsiasi cosa per far finta che la magia non esiste, anche quando ce l’hanno sotto il naso.”

Nel 2000 quando la saga di Harry Potter è un successo mondiale, la Rowling pubblica il quarto romanzo
Harry Potter e il calice di fuoco”, del quale negli Stati Uniti, in soli due giorni, ne furono vendute tre milioni di copie. Infatti, grazie a quest’ultima saga la Rowling viene eletta “autore dell’anno” ai British Book Awareds, oltre a vincere il premio Hugo.
Nel frattempo, nel 2001, la Rowling si risposa con il medico scozzese Neil Murray e da questo matrimonio nascono due figli.
Nel 2003 viene pubblicato il quinto romanzo “Harry Potter e l’Ordine della Fenice”; le copie vendute in un solo giorno furono cinque milioni. Esso inoltre vince due riconoscimenti dall’Oppenheim Toy Potfolio Platinum Seal e dall’American Library Association.
Nel 2005 pubblica il sesto romanzo “Harry Potter e il principe mezzosangue”, vendendo in solo un giorno nove milioni di copie. Ai British Book Awards, vince il premio “Book of the Year”.
Il 21 luglio 2007 la Rowling pubblica il settimo ed ultimo libro della saga di Harry Potter “Harry Potter e i doni della Morte”. Il romanzo era attesissimo in tutto il mondo; vengono vendute oltre undici milioni di copie in un giorno
solo in Gran Bretagna e negli Stati Uniti e settantadue milioni nelle altre parti del mondo.
L’ultimo romanzo diventa pertanto il più venduto nella storia dell’editoria.

“Le differenze di abitudini e linguaggio non sono nulla se i nostri scopi sono gli stessi e i nostri cuori sono aperti.”

In seguito, la Rowling ha scritto altri due racconti del libro di Beda il Bardo, raccogliendoli in un solo testo insieme al racconto dei Doni della Morte, presente nel settimo romanzo.
La raccolta, pubblicata solo in sette copie, è stata venduta all’asta.
Scrive anche altri due libri “Il Quidditch attraverso i secoli” che tratta l’evoluzione dello sport magico della saga di Harry Potter, e “Gli animali fantastici dove trovarli in cui si parla delle creature magiche del mondo di Harry Potter.

Il 30 dicembre 2007 su ITV è stato mandato in onda un documentario sulla vita della scrittrice “A Year in the Life”.
Da tutti e sette romanzi su Harry Potter è stata tratta una serie di films, diventati famosissimi in tutto il mondo.
Nel marzo 2006 la rivista americana Forbes, in base ai risultati di una sua classifica, ha dichiarato che la Rowling può essere ritenuta la prima persona a diventare miliardaria solo ed esclusivamente scrivendo libri.
Infatti, è la seconda donna più ricca in Inghilterra e nel mondo in relazione al settore dell’intrattenimento.
Nel 2010 la Rowling è stata incoronata da una rivista britannica, la donna più influente del Regno Unito.

“Non è importante ciò che si è alla nascita, ma ciò che si diventa!”

Il 19 ottobre 2010 ha ricevuto il “piccolo Nobel”, l’ambito Premio Hans Christian Andersen.
Il 23 giugno 2011 ha lanciato nel web un sito chiamato “Pottermore”, un’esperienza di lettura on-line costruita su Harry Potter, a cui potranno collaborare anche gli stessi lettori.
Il 27 settembre 2012 la Rowling pubblica il suo nuovo libro “Il seggio Vacante”, rivolto ad adulti.
Il 27 luglio 2012 partecipa alla cerimonia di apertura dei Giochi della XXX Olimpiade a Londra, leggendo un passo di Peter Pan.
La scrittrice è famosa anche per il suo forte impegno nella beneficenza, soprattutto nei confronti dei bambini, delle donne e della ricerca scientifica.

La Filosofia e il Pensiero di  J. K. Rowling

«Non occorre la magia per trasformare il mondo. Dentro di noi abbiamo già tutto il potere che ci serve: il potere di immaginarlo migliore».

Bellissimo il discorso tenuto ad Harvard di recente in cui ha parlato di due fattori fondamentali nella sua vita e nella vita di tutti noi; una l’immaginazione e l’altra il fallimento, spesso distruttivo per molti se non vissuto nella giusta
consapevolezza che si tratta solo di una tappa del nostro percorso.

“Allora perché parlare dei benefici del fallimento? Semplicemente perché fallire ha voluto dire spogliarsi dell’inessenziale. Ho smesso di fingere di essere qualcos’altro se non me stessa e ho iniziato a indirizzare tutte le mie energie verso la conclusione dell’unico lavoro che per me aveva importanza.
Non mi occupavo davvero di nient’altro, se non trovare la determinazione nel riuscire in un campo a cui credevo di appartenere veramente. Ero finalmente libera perché la mia più grande paura si era davvero avverata, ed ero ancora
viva, e avevo già una figlia che ho adorato, e avevo una vecchia macchina da scrivere e una grande idea.
E così concrete basi divennero solide fondamenta su cui ricostruire la mia vita.
Non potreste mai fallire su tutta la linea come feci io, una certa dose di fallimento nella vita è inevitabile.
È impossibile vivere senza fallire in qualcosa, a meno che non viviate in modo così prudente da non vivere del tutto – in quel caso, avrete fallito in partenza.
Fallire mi ha dato una sicurezza interiore che mai avevo raggiunto superando gli esami.
Fallendo ho imparato cose su me stessa che non avrei mai imparato in un altro modo.
Ho scoperto che ho una volontà forte, e più disciplina di quanto avessi pensato; ho anche scoperto che avevo amici veramente inestimabili.
Il sapere che vi rialzate più saggi e più forti dalle cadute significa che sarete, da allora in poi, sicuri nella vostra capacità di sopravvivere.
Non conoscerete mai voi stessi e la forza dei vostri legami, fino a quando entrambi non
saranno provati dalle avversità. Una tale conoscenza è un vero dono, per tutto ciò che avrete vinto nella sofferenza, e per me ha più valore di ogni altra qualifica abbia mai guadagnato”
J. K. Rowling

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