Musica

I Queen e Freddie Mercury

Freddie Mercury e i Queen: eccellenze musicali londinesi

Londra è la capitale indiscussa della musica occidentale moderna.
A partire dagli anni sessanta la città divenne punto di riferimento, e perfetto campo di sperimentazione per i musicisti che hanno fatto la storia. Beatles, Pink Floyd, Iron Maiden, Police, U2: sono davvero tantissime le band originarie di Londra che son riuscite ad imporsi nel mercato internazionale.
Tra tutte una in particolare, per innumerevoli motivi, ha saputo portare incredibilmente in alto la cultura britannica nel mondo: i Queen.

Le origini dei Queen

I Queen nacquero alla fine degli anni 60 dalle ceneri degli Smile, una band in cui militarono il chitarrista Bryan May ed il batterista Roger Taylor. Dopo alcuni modesti successi in campo nazionale, gli Smile si sciolsero e i due “superstiti” avviarono un nuovo progetto inserendo nella formazione Farrokh ”Freddie” Bulsara ( Freddie Mercury), colui che da lì a poco sarebbe diventato uno delle voci rock più apprezzate di sempre.
Il nome “Queen” venne scelto da Freddie perché a suo dire rappresentava perfettamente lo stile glam, elegante e regale della band; poco più tardi si unì il bassista John Deacon.

Gli anni 70

Durante la prima metà dei settanta la band esordì nei locali di Londra, riscuotendo consensi positivi, ma solo dopo aver terminato gli studi i ragazzi riuscirono a dedicare anima e corpo alla loro carriera musicale.
In breve tempo le esibizioni diventarono sempre più frequenti ed arrivarono le prime proposte discografiche.

Nel ’73 venne inciso l’album omonimo,”The Queen” il primo della band. Il sound, di chiara ispirazione hard rock, era caratterizzato dai soli di May e dalle strabilianti doti canore di Mercury. Seguì il primo tour dell’Inghilterra e l’esibizione al Top of the Pops. Nel ’74 uscirono ben due album:“Queen II”, divenuto disco d’argento e Sheer Heart Attack con conseguente doppio tour. In questo stesso periodo il loro primo album venne immesso sul mercato giapponese confermando il successo anche in oriente.

In poco meno di 4 anni i Queen riuscirono ad entrare nei cuori di migliaia di fan in Inghilterra, Stati Uniti e Giappone.

A Night At The Opera
A Night At The Opera

Ma la consacrazione definitiva arrivò nella seconda metà degli anni ’70. Nel ‘75 venne pubblicato “A Night at the Opera” secondo molti il miglior album della band, contenente una delle canzoni più rappresentative: Bohemian Rhapsody.
Iniziò una lunga serie di concerti che sbancarono il botteghino, facendo registrare il “tutto esaurito”.

L’anno successivo fu la volta di “A Day at the Races”, preceduto dal singolo “Somebody to love”; entrambi i nomi degli album rilasciati nel biennio 75/76 furono ispirati dai film dei fratelli Marx. Tra il 77 ed il 78 vennero pubblicati gli album “News of the World” e “Jazz”, contenenti altri grandi successi come “We Will Rock You”, “We Are the Champions” e “Don’t Stop Me Now”, tutte tracce dallo stile forse più semplice ed avvezzo al Rock di quegli anni.
Fu in questo periodo che i Queen raggiunsero l’apice della carriera appassionando fan provenienti da tutto il mondo.

I Queen negli anni negli anni 80

Gli anni 80 furono segnati da una svolta musicale e stilistica.
Il gruppo prese una piega maggiormente commerciale, gli arrangiamenti diventarono ancor più diretti e contaminati dalla dance music, inoltre vennero inseriti per la prima volta suoni dei synth.
Nel 1980 uscì “The Game”, da cui venne estratto “Another One Bites the Dust”, che con oltre 7 milioni di copie ancora oggi detiene il record di hit dei Queen più venduta di sempre.
Dello stesso album sono molto belle anche “ѕaιl away ѕweeт ѕιѕтer (тo тнe ѕιѕтer ι never нad) “e crazy lιттle тнιng called love“. Una delle mie preferite è “ѕave мe“, che sicuramente conoscerete, pur non essendo una delle canzoni più famose del gruppo.

Nello stesso anno i 4 curarono la colonna sonora del film Flash Gordon ed un anno più tardi venne stampata la prima grande raccolta di successi: “Greatest Hits”, l’album più venduto di sempre nella storia della discografia inglese. Nel 1982, durante una jam per la registrazione di “Hot Space” venne registrato “Under Pressure”, brano nato casualmente da una collaborazione con David Bowie ed inserito nella tracklist del decimo album. Quest’ultimo però fu un vero e proprio flop e sancì il temporaneo scioglimento della band, che rimase inattiva per più di un anno.

A Kind Of Magic
A Kind Of Magic

Nel ‘84 Mercury, May, Deacon e Taylor decisero di tornare al sound hard rock che aveva contraddistinto gli inizi della loro carriera pubblicando “The Works”, che grazie a brani come “Radio Ga Ga”, alla bellissima ιт’ѕ a нard lιғe e a “I Want to Break Free” permise loro di riconquistare buona parte del pubblico perso.
Tra le ultime canzoni di quest album troviamo la bella “тнanĸ god ιт’ѕ cнrιѕтмa”  e la bellissima anche  ѕè poco conosciuta  “ιѕ тнιѕ тнe world we creaтed“; ascoltatela e vi piacerà sicuramente.

Gli anni successivi furono caratterizzati da produzione apprezzate ed altre un po’ meno, ma anche da alcuni grandi show come le partecipazioni al Rock in Rio ed al Live Aid.
Nel 1986 lavorarono alla colonna sonora del film Higlander, pubblicando un altro grande album: “A Kind Of Magic”.
Tra tutti i singoli estratti spicca il brano omonimo, il cui videoclip venne girato al Playhouse Theater, oggi tra i più visitati luoghi dei Queen a Londra. Molto belle anche “one year oғ love” , “ғrιendѕ wιll вe ғrιendѕ“; bellissima “wнo wanтѕ тo lιve ғorever“.
In questo periodo divenne sempre più evidente la grande importanza di Freddie Mercury, leader sul palco e beniamino dei fan.

Successivamente tutti i membri del gruppo si dedicarono a progetti collaterali e Freddie Mercury registrò la traccia “Barcelona” con il soprano spagnolo Caballé scelta diversi anni dopo come inno dei Giochi Olimpici.
L’ultimo album degli anni ’80 fu “The Miracle”. Pubblicato dopo una ulteriore pausa, si rivelò un successo tale da fornire nuovi stimoli alla band galvanizzata dai risultati conseguiti e finalmente coesa.
Purtroppo però proprio durante la promozione dell’album Mercury scoprì di essere sieropositivo.

La tragica “fine” di Freddie Mercury e dei Queen

Innuendo
Innuendo

Freddie Mercury non poté più nascondere la propria malattia alla band che nel frattempo si era già messa a lavoro per la realizzazione del nuovo album “Innuendo”. In quest’ultimo lavoro la band diede sfogo a tutto il proprio estro creativo, dando vita ad un vero capolavoro musicale, apprezzato dai fan al pari di album storici come “A Night at the Opera”.
Bellissime, oltre a Innuendo anche “don’т тry ѕo нard“, e l’ indimenticabile “тнe ѕнow мυѕт go on“.
La pubblicazione di “Innuendo” venne più volte rimandata fino al Febbraio del ’91, giusto 10 mesi prima della morte del frontman. L’album fu l’ultimo grande successo, considerato come una sorta di testamento del compianto cantante. Con la morte di Farrokh Bulsara, nonostante album postumi e recenti collaborazioni con altri vocalist, i Queen hanno messo la parola “fine” sulla loro gloriosa ed esaltante carriera.

Come avete visto la storia dei Queen ricopre diversi decenni: quindi a buon diritto potrebbero essere inseriti nella categoria Musica inglese anni 60-70 o in quella della musica inglese anni 80.
In entrambi i decenni i successi della band inglese furono tanti e tutti importanti.

La inseriremo quindi quasi a caso nella prima sezione dedicata alla musica anni 60-70, ma sappiate che I Queen e Freddie Mercury anche negli anni 80 e negli anni 90 sono stati riferimento per la musica di livello mondiale.
Ancor oggi i Queen continuano a suonare e ad esibirsi in tutto il mondo ma tutti noi li ricordiamo all’ apice della carriera quando i Queen erano “condotti” dal grande e mai dimenticato Freddie Mercury.

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