Harry Potter: dal viaggio in treno alla popolarità mondiale
Fenomeno mediatico del ventunesimo secolo, Harry Potter è, e continuerà ad essere, una delle saghe letterarie e cinematografiche più conosciute di tutti i tempi. Ripercorreremo con voi le tappe della crescita del maghetto più famoso e della sua autrice Joanne Kathleen Rowling attraverso le strade (reali) di Londra e le ambientazioni tipicamente anglosassoni di tutta la storia.
Harry James Potter nasce a Godric’s Hollow, cittadina magica fittizia, il 31 luglio 1980. La sua vita è destinata ad entrare ben presto nei libri di Storia della Magia che egli stesso qualche anno dopo consulterà.
Il primo romanzo, “Harry Potter e la Pietra Filosofale”, introduce i lettori al suo mondo, alla sorpresa di un adolescente di undici anni, a cui viene rivelata, da Hagrid, Custode delle Chiavi e dei Luoghi di Hogwarts, una disarmante ed incredibile consapevolezza: egli è un mago, figlio di maghi, cresciuto da zii troppo spaventati ed inorriditi per rivelargli la verità.
Arriverà, attraverso un viaggio in treno, partendo dall’ormai conosciutissimo binario 9 e ¾ della stazione di King’s Cross a Londra, ad Hogwarts, la scuola di Magia e Stregoneria diretta dal saggio (e qualche volta disarmante) Albus Silente (Dumbledore nella versione inglese).

Tra i personaggi principali figurano di certo i due migliori amici di Harry: Ronald Weasley ed Hermione Granger, impegnati con lui durante i sette anni di istruzione scolastica, a contrastare la smania di potere del mago oscuro Lord Voldemort, sostenitore della purezza di sangue dei maghi, attraverso pericoli e prove da superare che lo porteranno a scoprire nuove certezze su sé stesso e a scavare nel passato alla ricerca di molte risposte.
La particolarità di questa saga, nata durante un viaggio in treno della Rowling, risiede principalmente nell’unire elementi fantastici e della mitologia europea, con un vero e proprio “romanzo di formazione”; Harry ed i suoi amici, crescono con la storia, affrontano problemi con difficoltà sempre maggiori, difficoltà che nascondono un uso sapiente della narrazione per trattare temi come la disabilità, la discriminazione, la depressione e la morte.
Harry Potter non è mai stato solo un libro per ragazzi. Ha formato una generazione consapevole e meno incline al razzismo, oltre a generare un filone letterario che ancora non accenna a
J. K. Rowling l’ autrice di Harry Potter
tramontare. Entreremo, volta per volta nel suo mondo, partendo da un excursus sulle trame dei sette libri, per poi portarvi con l’immaginazione e con il corpo, nella Londra (e dintorni) di Harry Potter, per scoprire quel barlume di magia che ancora brilla, in ognuno di noi.
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Valeria Summo
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