Storia Inglese

Gli Stuart

La dinastia degli Stuart : da Giacomo I a Carlo II a Cromwell

Il casato degli Stuart sale al trono inglese dopo la morte della Regina Elisabetta I, ( 24 marzo 1603) ultima erede della dinastia Tudor. Il regno degli Stuart inizia nel 1603 con il Re Giacomo I e si conclude nel 1688 con Giacomo II. Quindi con la conclusione del casato degli Stuart, subentreranno al trono gli Hannover dei loro lontani parenti di origine tedesca.

Quella degli Stuart fu una delle dinastie inglesi maggiormente travagliata e non solo per demerito dei sovrani che si alternarono sul trono, ma perchè probabilmente il mondo stava incominciando a cambiare veramente.
C’è da dire comunque che i vari Giacomo I, Carlo I, Giacomo II e Carlo II, mai furono realmente all’ altezza di grandi personaggi quali Enrico VIII e la stessa Elisabetta I

Quindi gli Stuart vissero un periodo piuttosto movimentato: Carlo I venne processato pubblicamente per tradimento e decapitato ( unico Re inglese a fare questa fine); Giacomo II, per paura di fare la stessa fine, abbandono baracca e burattini ( il trono inglese) e fuggì all’ estero. Durante la dinastia Stuart ci fu quel periodo unico nella storia inglese caratterizzato dal governo repubblicano del parlamento e dalla uccisione del Re in seguito alla ben due guerre civili.
Un periodo questo, il 600 degli Stuart, che avrebbe potuto determinare una svolta clamorosa nella storia ma che per motivi differenti riuscì solo a mettere un po’ di paura alla Monarchia più importante al mondo. ( l’ unico a rimetterci le penne fu proprio Carlo I).
Vediamo i singoli sovrani e in linea di massima quello che hanno determinato durante il loro governo.

Giacomo I

carlo I StuartIl re Giacomo I rimase al trono dal 1603 al 1625 e fu il primo re ad unificare le corone d’Inghilterra, d’Irlanda e della Scozia ( almeno dal punto di vista economico, amministrativo, della bandiera e di poco altro, non certo dei cuori e delle menti, come il Re avrebbe voluto; la sua politica di insediamento nell’ Ulster irlandese, con l’ espropriazione delle terre di proprietà degli autoctoni cattolici a favore degli inglesi e degli scozzesi, non fu mai digerita e portò sempre a moti di ribellione e vere e proprie rivoluzioni nei secoli futuri).

Giacomo I era il figlio di Maria Stuarda di Scozia e prima di succedere al trono inglese era Giacomo VI di Scozia.
La storia di Maria Stuart ( Stuarda), già regina di Scozia dalla nascita nel 1542, , probabilmente meriterebbe un approfondimento maggiore, visto che aveva ben altra tempra del figlio.

Maria era figlia di Giacono V di Scozia, Cattolico e in perenne guerra con lo Zio Enrico VIII ( Giacomo V era figlio della sorella maggiore di Enrico VIII).
La madre di Maria era la duchessa francese Maria di Guisa, imparentata con la dinastia francese dei Valois.
Da quì l’ appoggio costante della Francia a Giacomo, anche per contrastare da vicino l’ Inghilterra di Enrico VIII.
Alla morte di Giacomo V, Maria aveva solo pochi giorni e quindi assunse la reggenza la mamma Maria di Guisa.
In giovane età Maria Stuart venne mandata in Francia.
Quì sposerà il futuro Re di Francia Francesco II, figlio di Enrico II e Caterina dei Medici.

Alla morte del marito Francesco II di Francia, Maria torna in Scozia, dove passera tutta una serie di vicissitudini fino a morire a Londra per mano della cugina Elisabetta.

Carlo I

L’ascesa al trono di Carlo I nel 1625, fu la più pacifica e indiscussa dal 1307. Ma che tipo era il nuovo Re?
Era schivo, taciturno, glaciale e assolutamente antipatico ai più. Probabilmente viveva nel complesso della statura ( era poco più che un metro e 50) e della balbuzie che fin da piccolo lo aveva afflitto.
Dal punto di vista governativo, però aveva una visione decisa e pulita della corte, non ammettendo scandali e disordini vari e cercando di rimettere ordine alle casse ridotte al minimo dal precedente governo.
Si capisce subito che vuole governare in maniera assoluta, sottovalutando quindi sia il Parlamento e sia l’opposizione delle religioni non anglicane.
Introdusse delle nuove tasse ai suoi sudditi, senza osservare il vecchio principio che era stato stabilito dalla Magna Carta e cioè quello di non introdurre nuove tasse senza il consenso del Parlamento.

Nominò due tribunali speciali: la corte di alta commissione e la camera stellata, che servivano per placare il disaccordo religioso e politico. Il Parlamento cercò di opporsi ma ottenne soltanto il suo scioglimento che durò solo 2 anni, perché nel 1628 Carlo I fu costretto a convocarlo per ottenere dei nuovi prelievi fiscali per sponsorizzare le campagne militari in Europa.
Gli anni dal 1625 al 1630 erano anni di guerra con la Spagna per sostenere la causa protestante.
Ricordiamo che Carlo I aveva sposato Enrichetta Maria, sorella di Luigi XIII di Francia.

Il Parlamento presentò la “Petition of Right” dove chiedevano a re Carlo I di riconoscere l’illegalità delle misure prese da lui stesso. A questo punto visto la necessità Carlo I fu obbligato a firmare questa petizione, ma subito dopo che ottenne quello che voleva sciolse di nuovo nel 1629 il Parlamento.
Dopo questa data, riuscì a risanare i bilanci, risistemare l’ amministrazione e riorganizzare il Consiglio della Corona.

Il Parlamento rimase sciolto per oltre 11 anni , dal 1630 al 1640; con la sua tirannia Carlo I ottenne solo una grande ostilità sia da parte della borghesia cittadina e sia da parte della gentry delle campagne.
L’ opposizione al Re da parte dei parlamentari più in vista come John Pym, sir Edward Coke, Sir John Eliot, non fu mai troppo convinta.
Nel 1637 Carlo I era all’ apice della propria potenza e con lui tutto il sistema amministrativo-burocratico e fiscale aveva raggiunto livelli organizzativi e di efficienza mai toccati prima.

La svolta avvenne in campo religioso.
Nel 1638 gli scozzesi insorsero contro l’Arcivescono Laud (protetto da Carlo I ) che aveva cercato di imporre alla chiesa presbiteriana il Book of Common Prayer anglicano (il libro delle preghiere della chiesa anglicana) e che sembrava ai più favorire un ritorno alle pratiche cattolico-romane.
Laud inoltre spingeva per restaurare il potere dei vescovi, dei tribunali ecclesiastici e del clero parrocchiale, propugnando la restituzione delle terre e delle ricchezze tolte alla Chiesa da Enrico VIII.

Questa rivolta si ingrandì costringendo Carlo I a portare in campo i militari.
L’esercito inglese fu sconfitto dagli scozzesi, che però non si fermarono, e invasero l’ Inghilterra, arrivando fino ad occupare Newcastle.
Quindi Carlo I fu un’altra volta costretto a riconvocare il Parlamento.

Il Parlamento obbligò a Carlo I ad un lungo Parlamento che esso accettò; rimase in carica fino al 1653 opponendosi in maniera dura al re. Il parlamento fece condannare a morte l’arcivescovo Laud, accusandolo di appoggiare il ritorno della religione cattolica e del papismo; nel 1640 obbligò a Carlo I una diminuzione del suo potere togliendoli il diritto di sciogliere il Parlamento e abolì i tribunali fatti dal re.

La prima guerra civile durò dal 1641 al 1646; lo scoppio fu improvviso e ancor oggi è difficile stabilire una data esatta, tanto furono confusi e forse non voluti gli atti che portarono tutto a un tratto il paese nel conflitto e nel caos più assoluto. La scintilla nel 1642 fu il tentativo maldestro del Re di entrare in parlamento con le forze armate per fare arrestare 5 membri del parlamento.
Le conseguenze che vedremmo forse non furono nemmeno immaginate lontanamente all’ inizio delle dispute tra parlamentari, Re, popolo, nobili, proprietari terrieri, contadini,…

Nel 1648 scoppia la seconda guerra civile o meglio riprende vigore la prima che mai si era sopita del tutto.
Questa volta Carlo aveva contato sui malumori dei contadini e dei sempre più poveri cittadini; anche la Scozia era dalla sua parte. Fu nuovamente sconfitto e catturato

Nel gennaio 1649 Carlo I venne processato e condannato a morte.
La sua pubblica decapitazione ebbe luogo a Whitehall.

Il 19 maggio 1649 l’ Inghilterra era proclamata Repubblica ( Commonwealth ).
Dal 1649 al 1653 il paese è governato da un’ assemblea sovrana unicamerale ( Rump Parliament), epurato da realisti e moderati.

A comandare era in realtà una oligarchia militare comandata da Oliver Cromwell che agiva in maniera assoluto e tirannica.

Oliver Cromwell

Oliver CromwellOliver Cromwell si impadronisce dell’ Irlanda con le armi ( famoso il massacro di Drogheda) e di seguito nel 1652 conquista la Scozia.
Nello stesso anno l’ Inghilterra entra in guerra contro l’ Olanda ( 1652-1654). Il potere di Cromwell è sempre più tirannico e nel 1653 si fa nominare Lord protettore con una finta costituzione
Nel 1655 entra in guerra contro la Spagna.
Il popolo intanto, anche a causa delle politiche estere e delle continue guerre e delle conseguenti tasse vive in condizioni di sempre maggiore miseria.
Cromwell muore nel 1658 e gli succede il figlio.
Questo non aveva le qualità paterne e non riusci a reggere i contrasti con i comandanti militari, essi stessi non più uniti come una volta.

Il popolo premeva e uno sciopero nazionale contro le tasse accelerò la disintegrazione dell’ esercito, parte del quale si schierava ormai apertamente con la massa scontenta.

18 mesi dopo la morte di Cromwell, una parte dell’ esercito comandata dal generale Monck propose libere elezioni e Carlo II venne rimesso sul trono.

Carlo II e la Restaurazione

Carlo II Quindi il 23 aprile 1661 in Inghilterra ritorna la monarchia con re Carlo II.
Carlo II rispetto al padre è una persona raffinata e colta, oltre ad essere una persona allegra, infatti viene nominato il re allegro.

Con la sua ascesa al trono si ritorna ad una situazione normale.
Re Carlo II rifiuta molti dei retaggi feudali del padre ricevendo dal Parlamento una cifra in denaro simbolica.
Però questo periodo di pace a corte e in tutto il regno fu interrotta presto; infatti nel 1665 tutta la città fu colpita dalla peste, ricordata come la “Grande peste di Londra”. Tutta la famiglia reale si ritirò nella città di Salisbury ed il Parlamento si ritirò a Oxford. Nonostante i tantissimi sforzi per cercare di attenuare la peste, essa continuò raggiungendo circa a 7.000 vittime a settimana.

Il 2 settembre 1666 scoppiò un incendio ricordato come il “Grande incendio di Londra”, che devastò gran parte della città ma nello stesso tempo fermò la peste.

Finito questo terribile periodo, Carlo II inizia ad avere dei piccoli contrasti con il Parlamento e nel 1679 viene costretto a concedere “l’Habeas Corpus Act”, una legge che tutela la libertà personale, in particolar modo quella dei capi d’opposizione che non potevano essere arrestati senza il consenso di un giudice.

Gli ultimi anni del suo regno Carlo II sciolse più volte il Parlamento per cercare di impedire l’approvazione dell’”Exclusion Bill”, che serviva ai protestanti per ostacolare la successione del fratello Giacomo.
Nel 1683 questa congiura però fu fermata mandando al patibolo tutti quelli che l’avevano organizzata.
Il re Carlo II d’Inghilterra muore il 6 febbraio 1685, conciliato da poco con la chiesa cattolica.

Giacomo II

Giacomo IIAl trono quindi salì il fratello Giacomo II, senza nessun contrasto ( Carlo II non ebbe figli legittimi ma solo 12 figli illegittimi avuti con le tante amanti).

Giacomo II ingannato dall’apparente remissione del Parlamento, inizia i lavori per la restaurazione dell’opera cattolica incoraggiato dal pontefice e dalla Francia.
Giacomo II quindi inizia a reprimere con fermezza e durezza tutte le rivolte anticattoliche e l’insurrezione di alcuni membri del Parlamento che cercavano in segreto un intervento di Guglielmo D’Orange.

In seguito gli anglicani fecero una petizione in cui chiedevano che la legislazione religiosa fossa affidata al Parlamento, ma re Giacomo II respinse la petizione.
Dopo questo rifiuto a Londra iniziarono alcune rivolte, dure repressioni e molte condanne.
Nell’ottobre del 1688 sbarca in Inghilterra Guglielmo D’Orange e re Giacomo II cerca rifugio in Francia.
Nel 1690 quindi finisce la dinastia degli Stuart, anche se negli anni successivi i suoi eredi cercarono invano di riconquistare il loro trono.

Quello del casato degli Stuart fu un periodo particolarmente travagliato della monarchia inglese che vide nel periodo della Repubblica, la possibilità di determinare una svolta epocale nella storia inglese.
Probabilmente le parti che remavano contro i reali, si resero però conto che i tempi non erano ancora maturi ( e mai più poi lo sarebbero stati).

Il popolo, d’ altro canto, l’ unico vero artefice dei cambiamenti in tutte le rivoluzioni, aveva avuto modo di testare il governo durante la repubblica, constatando semplicemente che le proprie condizioni in quel periodo non erano cambiate in nulla, se non addirittura peggiorate.
Il potere che aveva assunto Oliver Cromwell, si era infatti rivelato più duro e dispotico di quello degli stessi Stuart. Quindi perchè cambiare? La Monarchia Inglese fu salva, per sempre.

I commenti sono chiusi

Un nuovo REGALO per te! La Guida Pratica di Londra
90 Pagine in PDF

 

Richiedi subito la Guida Pratica di Londra, il nostro Regalo per l' anno del Giubileo di Platino della Regina, by Londonita.com

 

I tuoi dati saranno esclusivamente usati per inviarti la newsletter e non saranno ceduti ad alcuno.