Londinesi Famosi

Alfred Hitchcock

Alfred Hitchcock  è un regista e produttore cinematografico
E’ noto come maestro del brivido.

I suoi film sono pregni di suspense e rivelano il classico humor inglese.

La vita di Alfred Hitchcock :

Hitchcock nasce a Leytonstone (Borough di Waltham Forest, nell`Est di Londra) il 13 agosto del 1899.
Muore a Los Angeles nell’aprile del 1980.

E’ figlio terzogenito di un fruttivendolo.
E’ un bambino pauroso, con poche amicizie e una particolare avversione per la polizia, che l’ha rinchiuso per punizione in un commissariato.
Queste prerogative si riverseranno nei suoi film.
La sua famiglia è cattolica. Gli verrà impartita una severa educazione religiosa. Verrà mandato a frequentare il Collegio di Saint Ignatius, che abbandonerà alla morte del padre per la scuola di Ingegneria e Navigazione, dove acquisirà la laurea.

Hitchcock, da giovane, è attirato dal mondo del crimine e visiterà sovente il museo di Scotland Yard.
Nel 1920 otterrà il suo primo lavoro nel mondo del cinema presso uno studio londinese, dove per due anni disegnerà i titoli di testa per film.

Nel 1923 sarà assunto dalla “Gainsborough Pictures” dove si occuperà di sceneggiatura, disegni, titoli, scenografie, montaggio e aiuto alla regia..
Nel 1925, per la prima volta, sarà regista nel suo film “The Pleasure Garden”, girato in parte sul lago di Como.

Nel 1926 Hitchcock sposerà Alma Reville, che collaborerà come sceneggiatrice in molti suoi film.
La loro figlia Patricia, nata nel 1928, sarà attrice in alcuni film del padre.
Hitchcock girerà “The Mountain Eagle” dove tratterà la tematica, più volte poi ricorrente nei suoi film, dell’innocente accusato ingiustamente di un delitto.

Alfred Hitchcock

Nel 1929 sarà “Ricatto” il suo primo film sonoro, a cui seguiranno “L’uomo che sapeva troppo”, “Il club dei trentanove”, “Giovane e innocente” e “La signora scompare”.

Ormai è diventato “il regista” del cinema inglese.
Nel 1940 il produttore di “Via col vento” lo chiamerà a Hollywood.
Hitchock dirigerà “Rebecca, la prima moglie”, che vincerà l’Oscar come miglior film dell’anno.

In pochi anni dirigerà una serie di film famosi: “Io ti salverò”, “Il sospetto”, “Notorius”, “L’ombra del dubbio”.
Delitto per delitto” e “La finestra sul cortile” li effettuerà con la Warner.

Nel 1955 seguiranno episodi del telefilm “Alfred Hitchcock presenta”.
Girerà poi capolavori come “Il delitto perfetto”, “Caccia al ladro”, “L’uomo che sapeva troppo”, “La donna che visse due volte”, “Intrigo internazionale”, “Psycho” e “Gli uccelli”.

Il suo ultimo film è del 1976, “Complotto di famiglia”.

Morirà ottantenne, per infarto, a Los Angeles.

Hitchcock, nei suoi film, si servirà di un “espediente” (“Mac Guffin”) ossia un “trucco”, una “scappatoia”, (sono sue le definizioni) per far si che lo spettatore si immedesimi nel protagonista a tal punto da provare la sua stessa paura…
In “Psycho” il “Mac Guffin” saranno i soldi rubati da Marion al suo datore di lavoro.
In “Notorius” sarà l’uranio, mentre in “La finestra sul cortile” sarà la gamba rotta del protagonista.

Una particolarità dei film di Hitchcock è la suspense, che non è sorpresa come accade nei film horror, bensì attesa ansiosa in cui viene a trovarsi lo spettatore, supportata da musica, ombre o particolari luci.

La paura incombe su chi sta vedendo il film, in relazione al pericolo a cui va incontro il personaggio.
Hitchcock, ad eccezioni dei film girati in Gran Bretagna, si manifesterà quasi sempre nelle sue rappresentazioni. Potrà essere un personaggio qualsiasi, o appena una comparsa.
A volte apparirà soltanto in un quadro, una fotografia. Diventa quasi un gioco scoprire dove si è nascosto…

Il linguaggio visivo dei film di Alfred Hitchcoock è studiato nei minimi particolari.

Le inquadrature, le carrellate all’indietro con lo zoom per dare il senso di vertigine, le persistenti zoomate sui volti dei protagonisti ottengono un risultato straordinario, in un’epoca in cui gli effetti speciali mancano o sono ai primordi.
Hitchcoock, come figure femminili preferisce le bionde, alte, dall’aspetto rassicurante che si riveleranno invece come personaggi ambigui e a volte malvagi.

Tutto questo potrebbe essere dovuto al fatto che il regista fino ai vent’anni ha un rapporto difficile con le donne.
Di “stazza” importante come il padre, egli invita a pranzo gli attori e coloro che lavorano con lui per discutere del film, di fronte ad una tavola ben imbandita.
Molti saranno i temi che ricorrono nei suoi film: lo scambio di persona, il treno, il mare, l’accusato ingiustamente, le scale, personaggi appesi ad un edificio ed altri.

Nonostante le molte nomination, Hitchcock non ha mai ottenuto un Oscar.
Nel 1968 ha ricevuto l’”Irving Thalberg Memorial Award” durante la notte degli Oscar.

E’ stato insignito del titolo di “Gran Ufficiale dell’Ordine dell’Impero Britannico” per cui è entrato nella cavalleria e, di conseguenza, ha acquisito il prefisso di “Sir”.
Questo nel 1980 poco prima del suo decesso.

Poco meno di dieci giorni dalla sua morte, egli ha organizzato la sua cerimonia funebre, distendendosi in una bara scoperchiata con ai lati quattro necrofori in tenuta da cerimonia.
Sembrava una sua originalità.
In effetti era un presentimento del suo ormai prossimo decesso…

Hitchcoock è riuscito a stravolgere le abitudini dei ritardatari statunitensi ad entrare in sala a film iniziato, imponendo di chiudere le porte a chi non entrava in tempo.

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